“Resistente come l’acciaio, delicata come la ragnatela”, fu la descrizione utilizzata per presentare la resina sintetica inventata da Wallace H. Carothers, il nylon. Era il 1935 quando nei laboratori Dupont un chimico americano scoprì il poliamide 6.6, da cui poter produrre un filamento simile alla seta, ma meno costoso.
Il primo paio di calze di nylon venne venduto il 24 ottobre 1939 all’esposizione nazionale di San Francisco. Queste innovative calze velate erano molto più comode rispetto alle calze di seta e a zero rischio di smagliature, per cui furono subito un successo!
Tuttavia durante la seconda guerra mondiale, la produzione di queste calze subì un forte arresto e l’intera produzione di nylon fu convertita in produzione di paracaduti.
Le donne per simulare le calze si disegnavano una riga nella parte posteriore della gamba, che rappresentava la cucitura della calza.
Passata la guerra, le calze in nylon tornarono sul mercato e ci fu un nuovo boom! Immagini storiche ci mostrano come ci fossero vere e proprie code di donne per accaparrarsi il loro oggetto del desiderio: la calza era diventata un simbolo di seduzione e femminilità.
Negli anni ’50 vengono eliminate le cuciture, nel 1953 l’italiano Pio Chiaruttini brevettò un “Dispositivo per l’esecuzione di rigature o punteggiature in rilievo su calze in genere…” che permetterà di produrre industrialmente calze con la riga, tutt’oggi uno dei più grandi must!
Solo 6 anni dopo Allen Grant si inventa i collant: riprende la calzamaglia, capo già esistente nel medioevo e attraverso l’uso del nylon la trasforma nei collant come li conosciamo oggi.
Nella foto possiamo vedere come le calze avessero punta e tallone rinforzato per garantirne una maggiore resistenza e durata, mentre nel retro della calza c’era la cucitura.
Questa cucitura è proprio quella riga che noi oggi cerchiamo nelle collant per essere in stile alle serate swing!