Dal 14 al 16 gennaio si sarebbe dovuto svolgere il Crazy Blues Festival a Montecatini Terme, purtroppo per contenere i contagi il Festival è stato rimandato al 4 febbraio. Non tutti i mali vengono per nuocere, abbiamo più tempo per decidere cosa mettere in valigia!
Vorrei partire proprio dalle origini del blues per capirne meglio lo stile e di conseguenza anche quali capi di abbigliamento sono più idonei per esaltare i nostri movimenti durante il ballo.
Il termine blues nasce dall’espressione “to have the blue devils” (letteralmente avere i diavoli blu), una perifrasi per indicare uno stato di tristezza e agitazione.
Si dice, infatti, che il blues sia la musica del diavolo: un sentimento umano che si trasforma in musica e ballo.
La musica Blues nasce come incarnazione di sentimenti di tristezza, nostalgia e rassegnazione, ma i musicisti hanno trasformato queste sensazioni in una grande energia che ha poi influenzato anche i generi a venire, come rock e hip hop.
Il Blues è di origine afro-americana, si ballava nei juke joint: locali nel sud degli Stati Uniti d’America, dove si suonava musica, si ballava, beveva e giocava. Erano delle baracche, ben lontani dal concetto di sala da ballo dove veder svolazzare vestiti scintillanti.
A differenza di altre danze con il blues non ci si scatena: ci vuole una connessione totale con la musica per ballarlo al meglio, è un ballo in grado di trasmettere libertà, ma anche emozioni più intime e riflessive.
Il blues ci lascia molta più libertà di improvvisazione, c’è un continuo dialogo tra la follower e il leader, è un ballo caratterizzato da una forte componente giocosa: entrambi possono proporre un movimento e lasciare all’altro libertà di gioco e interpretazione della musica.
Per queste caratteristiche, diciamo NO alle gonne ampie, dal ginocchio in giù tutto è lecito, basta che non siano gonne a ruota.
ll tipo di gonna che preferisco per ballare blues è la gonna a tulipano: la modellistica le rende uniche, perché richiama proprio la corolla del noto fiore, infatti è composta da due teli che si sovrappongono ma, diversamente dal modello portafoglio, questa gonna presenta un taglio arrotondato. Ad ogni passo la gonna si schiude come un fiore, mostrando il tessuto sottostante e anche parte della gamba: è romantica, femminile ma non esplicitamente maliziosa.
Sì ai vestiti più aderenti per dare più risalto ai corpi che si muovono, possono essere anche lunghi.
Sì agli spacchi profondi che ci lasciano più liberta ed esaltano anche i movimenti più sensuali.
Se invece preferite indossare pantaloni, rigorosamente a vita alta!
Veniamo al sopra: magliette e camicette sia con un taglio più vintage sia più attuali. Si a una camicetta e a maniche con balze leggere che si muovono, ma anche ad un top di pizzo o ad una maglietta aderente con o senza scollo.
Per tutti, Sì all’eleganza, come si può vedere guardando il video di cui vi lascio il link:
Blues Dance 1950’s – YouTube
Per gli uomini pantaloni rigorosamente non aderenti.
Sì a dettagli più ironici, come la maglia con le righe alla marinara da indossare da sola o sotto la giacca e da abbinare ai calzini bianchi. Ebbene si, avete letto bene, i calzini bianchi che noi combattiamo da sempre sono un dettaglio figo che emerge quando ballando si alza il pantalone. Calza un paio di mocassini marrone scuro o scarpe oxford nere in pelle per risaltare ancora di più il bianco delle calze ed essere casual-cool.
Sì anche al camiciotto.
Bretelle e cravatta sono a gusto e discrezione, se colorate si possono abbinare a dettagli come la “pochette” nel taschino della giacca o ai calzini.
Dettaglio stiloso: il cappello.
Il blues scaturisce da sentimenti di tristezza, il nero è il colore dell’eleganza e del lusso, però via libera all’interpretazione dei suggerimenti che vi ho lasciato e soprattutto via libera ai colori!
Per tutti è sempre meglio mettere un cambio in borsa o nello zaino, nei momenti di ballo più sensuali e giocosi in cui c’è più contatto, a nessuno piace sentire il sudore altrui!
Have fun!
Foto di Giulio Baldi
Fonti di ispirazione:
Uno spettro si aggira per l’Europa: è il Blues! – Swing Fever